Unindustria Reggio Emilia per la prima volta ha preso parte al Viaggio della Memoria di Istoreco con la presenza della vicepresidente Daniela Fantozzi. Queste le sue riflessioni:

“Ritengo che iniziative come queste siano il modo più efficace possibile per affrontare e depotenziare il passato, contestualizzandolo. Con l’esperienza diretta, la visione di ciò che si poteva solo immaginare, si interiorizzano stati d’animo ed emozioni indelebili, per capire, per non dimenticare. Cancellare questo passato non serve. Serve prendere coscienza di ciò che è stato, per non avere paura, ma soprattutto per imparare.

L’obiettivo deve essere rifiutare la deresponsabilizzazione, colpire la coscienza, stimolare pensieri e confronti su temi etici e storiografici, in particolare nella società di oggi che vive nel perenne presente, nell’immediato, nell’informazione facile, rapida.

I giovani – ma non solo – tendono ad aderire a campagne mediatiche o linciaggi morali senza informarsi, documentarsi, capire, finendo per usare il linguaggio e i mezzi di comunicazione con leggerezza, ignorandone la risonanza e le conseguenze.

Nessuna società può permettersi che dopo più di settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e l’apertura dei campi di sterminio, di prigionia e lavoro, esista ancora qualcuno che nega l’Olocausto, o che non rimanga sgomento di fronte al meccanismo delle camere a gas, o che difendano le idee alla base del fascismo e del nazismo. Così come possa esserci chi, pur sinceramente colpito da morti assurde ed insensate, invochi lo stesso trattamento oggi per altre “categorie”.

Il lavoro degli istituti storici, dei Viaggi della Memoria e di tutti i docenti attenti e curiosi è oggi più importante che mai, non per fare archeologia, non per raccontare di singole vite strappate agli affetti per una presunta superiorità razziale di chi li ha deportati, ma per dotarci di strumenti riflessivi utili al nostro essere cittadini qui ed ora.

Ed è importante che tutti gli attori della società civile appoggino la diffusione di questa cultura storica, perché ognuno di noi possa ri-abituarsi a fare e a farsi domande. Questo è il motivo per cui Unindustria Reggio Emilia ha accolto l’invito a partecipare a questo viaggio e desidero ringraziare gli organizzatori per la toccante esperienza che ci hanno regalato”.

Daniela Fantozzi – Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia