Classe 5D Istituto Galvani-Jodi, Reggio Emilia- 2017
Allenin
Barbieri
Allenin Barbieri nato nel 1919 a Gattatico , è stato arruolato il 23 Aprile del 1938 nell’esercito italiano come aviatore.
Il 15 Novembre 1938 si è trasferito con la famiglia a Cadelbosco in via Roma 13 – oggi via Monsignor Saccani – ma solo per pochi mesi ; è stato poi arrestato dalle truppe tedesche in conseguenza dell’armistizio di Badoglio dell’ 8 Settembre con gli Alleati.
E’ stato deportato in Germania nel campo di Nichel (Trenenbritzen) e visse l’illusione come tutti gli altri deportati di essere liberato dall’esercito Sovietico il 21 Aprile 1945.
Due giorni dopo un gruppo di nazisti ha avviato i 127 italiani alla vicina cava di nichel.
Qui sono stati fucilati il 23 Aprile 1945.
Solo alla fine della guerra i corpi hanno finalmente avuto una rispettosa e degna sepoltura in principio nel cimitero di Nichel e in un secondo momento nel cimitero Italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf).
Grazie a questa esperienza e ai documenti, abbiamo ricostruito la storia di un soldato coraggioso e con tanta forza di volontà, che ha sostenuto i propri principi e i propri valori anche davanti alla morte. Attraverso il materiale che ci è stato consegnato, ci siamo immedesimati nella sua storia, ma solo immaginando possiamo capire le sensazioni e le emozioni che ha provato sulla propria pelle: la mancanza d’affetto della propria famiglia e l’incertezza del suo futuro, il dolore fisico subito ogni giorno. Nonostante ciò non ha mollato, ha continuato a scegliere la parte ‘’giusta’’.
Crediamo che inciampare su questa pietra potrà essere un modo per ricordare la sua costanza nel sostenere i propri ideali e la dignità personale, ma anche un esempio per noi giovani di oggi che molto spesso ci arrendiamo alla prima difficoltà.
Allenin Barbieri
Via Mons. Saccani, 42023 Cadelbosco di Sopra RE, Italia