Riflettendo sulla mia esperienza mi ha lasciato molto colpito l’atmosfera che si respirava nella città di Terezin. È incredibile pensare che un luogo apparentemente normale sia stato teatro di tali crimini.
Da un lato vi è una cittadella munita di normali infrastrutture: botteghe, taverne e una chiesa. Dall’altro si tratta di un luogo di propaganda nazista, dal quale ebbero poi inizio le deportazioni.
Si può dire che la città di Terezin è ricca di elementi contrapposti: la normalità e l’aria ricca di angoscia, la realtà e l’illusione che i cittadini provarono.
In sostanza, l’apparenza di un luogo come altri che convive con l’effettivo scopo per cui è stato utilizzato.
Lorenzo Maggiore – 4B Liceo Classico Ariosto
