In seguito alla visita al ghetto ebraico di Terezín, ormai poco abitato, due bambine del posto si sono presentate davanti alla finestra del ristorante dove stavamo pranzando.
All’inizio sembravano giocare con noi nascondendosi, ma poi, dopo averle salutate, abbiamo iniziato a comunicare con loro. Le bambine si sono rivelate molto accoglienti e affettuose. Usciti dal ristorante abbiamo fatto una foto con loro e ci hanno abbracciato come se non volessero lasciarci andare. L’incontro è stato il simbolo della contrapposizione tra il silenzio e la solitudine della città, memore della crudeltà nazista, e la spensieratezza, la vivacità e l’amore delle due bambine.

Classe 5C del Galvani Iodi, bus 25

Ragazze e ragazzi della 5C assieme alle due bambine di Terezin