Come corpi senza ombra, come fantasmi assenti, non so nemmeno se riuscivano a provare emozioni, forse era talmente tanta la sofferenza che la testa poteva scoppiare.
Riesco ad immaginare quei momenti solo in bianco e nero, credo a causa della totale assenza di umanità, priva del “colore” della vita e di tutto ciò che ci anima.
Agire sulle piccole cose
Per me non è facile immaginare quei momenti, non riesco quasi a capacitarmi di come alcuni esseri umani (forse), persone (non credo proprio) possano giungere a certe conclusioni.
Scusate per i pensieri disordinati ma preferisco parlare di getto in questo momento, spero possiate capirci qualcosa!
Quello che mi è rimasto più impresso sono i disegni dei bambini. Chissà quanto dolore. Riesco ad immaginarmeli felici solo mentre stanno facendo quei disegni, per il resto del tempo in lacrime. E chissà i loro genitori cosa avevano dentro, le preoccupazioni, l’odio, la perdita, occhi verso il basso, schiena curva, labbra tristi, con tutto quello che c’è intorno che continua. Sono assenti.
Provo anche a mettermi nei panni di quei soldati che uccidevano per paura di andare contro il potere, per proteggere la propria famiglia e che si rendevano (forse, credo) conto di quello che stava accadendo.
Quante vite sospese, finite.
Chissà chi siamo e cosa saremo.

Filippo Maggiali 5C Liceo Moro

Immagini sfocate nel campo di Terezin, umani e non umani.