Classe 5A Istituto Bertrand Russell, Guastalla (RE) – 2018
Gildo
Cani
“Piove su questo campo e anche dentro di me. Una pozza d’acqua riflette il mio volto scarno, i miei tristi occhi marroni e la linea ritta del mio naso.”
“Sono ormai lontani i tempi in cui sedevo all’ombra del Campanon. Ero solito uscire di casa, numero 28 di via Martiri Belfiore, salutando con un cenno mamma Elvira e papà Giacomo. Pedalavo in sella alla mia bici insieme ai miei compari, col vento che scompigliava i miei lisci capelli castani, che mostravano la mia alta fronte. Osservavamo le ragazze in riva al Po mentre facevano il bagno. Durante la settimana lavoravo in una fabbrica come operaio e nel tempo libero portavo avanti la passione di mio padre, la lavorazione del legno. Ah, come mi mancano quei tempi, quei giorni felici!
Arrivato al campo di lavoro di Kaisersteinbruch, ad est di Vienna, l’8 settembre del 1943, dopo essere stato catturato mentre svolgevo pratiche di guerra nel mar Egeo, un soldato tedesco mi accolse chiedendomi sgarbatamente i dati personali. Sono Gildo Cani, nato il 17 giugno 1923, non ho mai superato l’altezza di un metro e 67 e sono sempre stato un ragazzo docile.
Mi assegnarono il numero distintivo 152730.
La vita là era un inferno. Non ci davano burro né carne, minestre insipide ogni giorno con del pane secco, un rivoltante caffè brodoso e solo un pezzetto di salsiccia ogni due settimane. Lavoravamo 12 ore con abbigliamento inadatto al freddo gelido del campo.
Dopo un interminabile anno in quel luogo di sofferenza, mi ritrovo qui, a Grillenberg, malato e morente.”
1 aprile 1945.
Muore Gildo Cani a pochi giorni dalla liberazione d’Italia dall’esercito tedesco.
10/9/1943. Campo di concentramento di Kaisersteinbruch, lager numero 17 ad est di Vienna, Austria.
Soldato: Nome, Cognome, Data di nascita, luogo di provenienza….
Gildo: Mi chiamo Gildo Cani, sono nato il 17/06/1923 a Guastalla, provincia di Reggio Emilia, Italia. Sono stato catturato due giorni fa mentre svolgevo operazioni di guerra nel Mar Egeo.
Soldato : Ok, scrivi: alto 1,67, occhi marroni, capelli castani, caratteristiche particolari: docile e di costituzione minuta, fronte alta, naso ritto e colorito roseo. Hai qualche abilità utile?
Gildo: So leggere e scrivere, ho conseguito la quinta elementare.
Soldato: Che ruolo avevi nell’esercito e in quale compartimento operavi?
Gildo: Ero un soldato semplice, lavoravo nella sezione dell’Arma Genio e Chimici nel reparto 11 reggimento Genio in Italia dal 6/01/1943.
Sistemavo le infrastrutture prima dell’arrivo dell’esercito.
Soldato: E prima che professione svolgevi?
Gildo: Ero un operaio, ma ero anche un abile segantino.
Soldato: Come intendi passare il tuo tempo qui?
Gildo: Mi scusi, in che senso?
Soldato: Hai intenzione di collaborare?
Gildo: Ehhh.. cosa dovrei fare?
Soldato: Devi assolutamente cambiare le tue idee.
Gildo: No signore, sono cresciuto con certi ideali a cui non posso rinunciare.
Soldato: Allora non uscirai mai da questo campo. Bene Cani, da oggi ti chiamerai numero 152730.
01/04/1945 Kaisersteinbruch, Austria
Soldato: Oggi quanti sono morti?
Censore: 150. Dobbiamo comunicare alle famiglie i decessi. Partiamo dal numero 152730
Soldato: Un attimo che controllo l’elenco… 152730 risulta essere Gildo Cani, deportato dal campo tre mesi fa e trasferito in Austria a Grillenberg.
Censore: Bene mi riferisca il destinatario e il luogo a cui spedirla.
Soldato: I genitori sono Giacomo Cani ed Elvira Rossi, residenti in via Martiri di Belfiore N 28, Guastalla, Reggio Emilia, Italia.
(I testi sono frutto della fantasia degli studenti. I riferimenti storici sono tratti da documenti d’archivio)
Gildo Cani
Via Martiri di Belfiore, 25, 42016 Guastalla RE, Italia