Il gruppo più numeroso dei deportati reggiani e dei reggiani morti nei campi di lavoro, campi di concentramento o campi di sterminio erano gli IMI, i militari italiani internati, perché dopo l’8 settembre 1943 si rifiutarono di continuare la guerra. Ma dalla provincia reggiana sono stati deportati centinai di cittadini anche perché ebrei, perché partigiani o semplicemente perché in Germania servivano degli schiavi per l’industria bellica.
Complessivamente 400 reggiani sono stati così assassinati.
Nel gennaio 2018 poseremo in provincia di Reggio Emilia la Pietra n°50! Sono 50 persone non dimenticate, 50 famiglie coinvolte, 50 ricerche d’archivio per la ricostruzione delle biografie, 50 laboratori con le scuole.
Il momento pubblico della posa è anche un momento di presa di coscienza, di presa di posizione, e di riconoscimento nei confronti di un vicino di casa portato via.
Siete invitati ad inciampare insieme a noi in queste ingiustizie, in queste memorie reggiane, in queste storie di vita.
Ci troviamo venerdì 12 gennaio 2018, ore 11.45 a Guastalla per posare 4 Pietre per Gildo Cani, Alfonso Cattania, Aldo Giuseppe Munari e Guido Riva.
L’iniziativa si conclude alle ore 13.30.
Volantino delle pose a Guastalla
Mappa delle pose a Guastalla
Nella stessa giornata, venerdì 12 gennaio 2018, saremo alle ore 15.30 a Toano, per posare 4 Pietre per Renzo Montecroci, Celso Ruffaldi, Domenico Beniamino Debbia e Agostino Ibatici.
L’iniziativa si concluderà alle ore 17.30.
Volantino delle pose a Toano
Mappa delle pose a Toano
Sabato 13 gennaio 2018 ci troviamo alle ore 09.00 a Sant’Ilario, per posare 7 Pietre per Carlo Braglia, Remo Bertani, Aronne Maccari, Rolando Rosi, Bruno Veloci, Aronne Oliva e Bruno Magnani. L’iniziativa si concluderà alle ore 12.30.
Volantino delle pose a Sant’Ilario
Mappa delle pose a Sant’Ilario