Storie legate a dignità diverse, ricordi che volano nell’aria come le ceneri sparse nei campi.
La crudeltà la si legge negli occhi degli uomini rappresentati nelle foto.
Camilla
Gli oggetti sono una testimonianza di quello che è successo, aiutano a capire la realtà perché dai numeri non ci si rende conto, ci danno solo un’idea, ma grazie a questi oggetti riusciamo a comprendere l’immensità… Questa verità ci aiuta ad immedesimarci e dà un reale sguardo sulla realtà.
Rosa
Mi sono sentita debole e piccola in mezzo all’immensità di quel campo grigio e inquietante. Mi sono sentita fuori luogo in mezzo a tutti quegli oggetti personali di quelle persone sterminate in pochi giorni, pochi mesi, pochi anni…
Mi sentivo come il cielo grigio di questa mattina.
Francamaria
Il vuoto percepibile non solo dall’interno degli edifici, ma soprattutto attraverso i volti, gli occhi degli individui, nelle foto che esprimevano al meglio il senso di perdita, di identità, di familiari…
Marika
L’efficienza della macchina mortale chiamata “nazismo” la rende al tempo stesso un concetto surreale.
Elia
La forza che ogni prigioniero all’interno del campo è riuscito a mantenere, per ottenere una piccola speranza di vita, da oggi in poi sarà per sempre parte della nostra forza di ricordare tutto ciò.
Gaia
Storie di vita legate da un unico destino,in cui i nomi e l’identità non contano, non conta neppure come una vita è stata vissuta. Non conta quante persone aveva al fianco, il tempo si è fermato.
La solitudine prevale su una vita passata, indipendentemente da come è stata vissuta.
Elelonora A.
Le storie di vita perdono un’identità, nel silenzio del campo immenso.
Ogni oggetto è una storia di vita, e ogni storia di vita è un’umanità annientata, della quale bisogna avere memoria.
Maela
L’uomo perde la sua totale identità e dignità. L’uomo è inconsapevole di quello che succederà. Il campo e la sua immensità producono in qualche modo tutto, o quasi, tutte le sensazioni e gli stati d’animo vissuti negli uomini, come la solitudine e il silenzio.
Sara