La decisione di aderire al viaggio della memoria doveva e deve essere presa con consapevolezza in quanto ho capito che è un viaggio che ti porta a riflettere sull’importanza di ricordare ciò che è stato per evitare che ciò possa riaccadere.
Visitare il campo Auschwitz 1 e 2 mi ha permesso di immaginare le atrocità di quel tempo e di comprendere a pieno che la diversità che i nazisti descrivevano e che cercavano di eliminare era inesistente in quanto gli ebrei erano esseri umani come noi.
Se pensassimo a tutti gli stereotipi che oggi giorno esistono capiremmo che escludere e giudicare è un comportamento da vigliacchi.
Noi tutti dovremmo comprendere che ciò che ci rende diversi ci rende unici e 70 anni fa a milioni di persone questa unicità è stata tolta per sempre.
Maria Prodi, classe 5F, Istituto Galvani-Iodi