Classe 5C Istituto Nelson Mandela, Castelnovo ne’ Monti (RE) – 2017

Roberto
Carlini

Roberto Carlini è nato il 6 luglio 1910 a Gombio, figlio di Angelo e Irma Tondelli; la famiglia era molto numerosa ed era composta da 11 figli.
Con l’aiuto di Istoreco abbiamo ricevuto dall’anagrafe del comune di Canossa i certificati di nascita e di morte dai quali risulta che di professione faceva il contadino. Il 15 settembre 1934 è la data di matrimonio, Roberto si sposa con Ghirelli Luigia, avranno due figli, Mirella ed Ugo, nati nel 1935 e 1938 quindi al momento della cattura del padre avranno 9 e 6 anni. Roberto viene catturato nella sua casa di Gombio dove si trovava la mattina del 6 ottobre 1944.
Come ci ha raccontato il figlio Ugo che abbiamo sentito telefonicamente era una giornata piovosa, la madre era uscita a prendere la legna e improvvisamente si era accorta di una colonna di soldati tedeschi che avanzava. Roberto non è scappato. Dopo essere stato catturato è stato portato a Castelnovo e trattenuto all’interno della Casa del Fascio, oggi teatro Bismantova, in questo luogo nei giorni immediatamente successivi si sono aggiunte molte persone rastrellate e catturate nelle zone e paesi limitrofi. La moglie Luigia riuscirà a vedere un’ultima volta il marito dopo essere riuscita ad ottenere il permesso di entrare all’interno del teatro per poter dare al marito vestiti più pesanti rispetto a quelli che indossava al momento della cattura.
In seguito Roberto e il resto dei prigionieri da Castelnovo furono portati con una corriera al campo di smistamento di Fossoli, da dove partiranno su treni bestiame verso la Germania per essere poi destinati nei vari campi di lavoro. Roberto è assegnato ai lavori forzati nelle gallerie del Campo di Kahla in Turingia, la famiglia non ebbe mai più sue notizie
Il signor Zannoni, altro castelnovese deportato a Kahla, iniziò a tenere un elenco di tutti i suoi concittadini che a causa della malnutrizione e delle sevizie morirono nel campo; in questo elenco, che Zannoni riporta con se in Italia, risulta anche il nome di Roberto Carlini.
E il 17 marzo del 1945 quando Roberto Carlini muore, aveva solo 35 anni.
La famiglia ci ha inviato una foto in suo possesso molto particolare, lo scatto ritrae Roberto al momento del suo arrivo ad Erfurt, il 24 ottobre 1944, il momento in cui a tutti i prigionieri viene assegnato un numero di riconoscimento, il suo è 52/68.
Oggi nel cimitero di Kahla è posta una lapide che ricorda tutti i nomi dei cittadini morti di Castelnovo, tra i quali compare appunto anche quello di Roberto Carlini che noi stiamo ricordando oggi con questa Pietra.

Roberto Carlini

42035 Gombio RE, Italia