Disse Churchill: “Gli uomini occasionalmente inciampano nella verità, ma la maggior parte di loro si tira su e si affretta ad andarsene come se niente fosse successo”. Noi, in questi giorni, siamo inciampati nella terribile verità di Auschwitz, ma non siamo quel genere di persone che si alza e “si affretta ad andarsene come se niente fosse successo”,
Perché il fuoco dell’odio che ha alimentato l’inferno della Shoah non è spento; al contrario, oggi, brucia più che mai.
E noi ragazzi e ragazze siamo la memoria del presente e del futuro che deve tenere vivo quel ricordo con la testimonianza di ciò che abbiamo visto qui e degli insegnamenti che abbiamo ricavato: il dovere dell’apertura verso gli altri, del rispetto reciproco, della tolleranza, della spinta all’integrazione.
Ed è solo così che si può impedire che il passato ritorni col suo carico di dolore e morte. Perché una società senza memoria, prima o poi, inevitabilmente, rischia di inciampare in altre Auschwitz!
Intervento di Leandro e Marcel a nome del gruppo della Fondazione Enaip “Don G. Magnani”: Cristiano, Gabriele, Isacco, Leandro, Maickol, Marcel, Sabrina