All’inizio di questo viaggio siamo partiti senza sapere cosa ci avrebbe aspettato, in quanto studiare determinati argomenti sui libri della scuola non è come entrarci a contatto: le parole scritte sui libri non esprimono la pienezza di questi avvenimenti.
Partendo dalla bellissima città di Praga e arrivando poi al toccante campo di Terezin abbiamo provato diverse emozioni che hanno arricchito il nostro percorso.
Non è stata solo un’esperienza visiva e concreta, ma empatica ed interpretativa; stanze completamente spoglie e vuote sono state riempite grazie alla nostra immaginazione che ci ha permesso di immedesimarci, seppur con difficoltà, provando emozioni mai provate prima e impossibili da dimenticare.
Immaginarsi il dolore che è stato provato in quei luoghi ci ha insegnato come la storia non debba ripetersi e questo perché la storia stessa deve servire da lezione per il presente e il futuro non vengono più superati.
Ci teniamo anche a ringraziare lo staff di Istoreco e i professori per averci permesso di vivere questa esperienza indimenticabile.

La classe 5P Liceo Matilde di Canossa

Le stanze dei prigionieri ricostruite al campo di Terezin. Foto di Ginevra Pini