Un teatro tutto recitato. È questa la vita che erano costretti a passare i prigionieri rinchiusi nei campi di lavoro di Terezin.
Dopo aver completato la visita, mi sono resa conto di una cosa che sembra banale ma non lo è: ho patito molto freddo. E mi sono chiesta: “Ma se io ho avuto così tanto freddo vestita com’ero, figurarsi le persone presenti nel campo cosa subivano”.
È stato spaventoso e anche triste vedere tutti i letti degli abitanti di Terezin, i loro vestiti con la stella, marchio inconfondibile e profondamente razzista.
Fa riflettere che sia stato tutto reale, che qualcuno abbia pensato di considerare inferiore un essere umano e ridurlo a tali condizioni.
Ciò che più è terribile è il comportamento dei generali, delle guardie, persone dotate di cervello che compivano di persona tutti i soprusi di cui siamo al corrente: il modo in cui facevamo costruire agli ebrei una vita durissima per le loro famiglie, per lasciar diventare i figli i testimoni di ciò che accadeva. È stato tutto molto toccante, è giusto che tutti sappiano.

Ilaria – 4B Liceo Classico Ariosto

Le classi dell’Ariosto all’interno delle stanze usate dai prigionieri a Terezin