Lo sguardo che si perde proiettandosi in lontananza, il freddo pungente, lo stridore dei binari, i vagoni si fermano. In sottofondo i respiri ansimanti, le urla crudeli prive di qualsiasi tipo di compassione, il fischio del treno, il rumore dei passi. L’atmosfera animata dalle impronte lasciate sulla neve, dai volti sofferenti, affranti, impauriti, terrorizzati, dal cielo cupo cosparso di nubi grigie.

Esiste un limite alla crudeltà umana? Abbiamo le prove tangibili dell’esistenza della crudeltà, siamo però in grado di stabilire se ne esistono limiti? La mente umana è in grado di arrivare a tanto? Di farsi influenzare, condizionare e coinvolgere al punto tale da ritenere di avere il diritto di porre fine a vite umane come la propria ed esserne consapevoli?

Ognuno di noi ha la capacità di scegliere, purtroppo in molti preferiscono seguire ed adattarsi. Ecco perché sentimenti quali l’egoismo, la rabbia, la cattiveria, la volontà di prevaricare, l’invidia, l’egoismo continuano a trionfare.

Altre innumerevoli domande e quesiti affollano la mia mente.

In cosa sperare in tali contesti e situazioni? In cosa credere? Nell’amore? Amore per le persone care dalle quali si veniva separati a forza? Amore per le cose perdute? Amore per tutti gli affetti lasciati ed ormai lontani?

Dovremmo ricordarci di essere uomini prima di categorizzarci in base al sesso, la provenienza, l’età, lo stato sociale o a pregiudizi comunemente diffusi. Ricordare di essere uomini con gli stessi diritti e doveri, nonostante le diversità che permettono di dar vita ad una propria personalità ed identità.

Proprio per questo è giunto il momento di operare una comunione di spiriti.


Anna Ascari, 5P Liceo Matilde di Canossa