Aurelio
Righi
Ha un fratello, Lino, che morirà con lui a Kahla e una sorella, Caterina, che sposerà Celso Ruffaldi.
Aurelio Righi nasce a Montefiorino il 24 dicembre 1896, figlio di Antonio e Rosa Begatti.
Ha un fratello, Lino, che morirà con lui a Kahla e una sorella, Caterina, che sposerà Celso Ruffaldi.
Aurelio fa il contadino e vive in località Corbella di Cerredolo. Si sposa con Caterina Guidetti, nata il 15 novembre 1902 a Toano. Non hanno figli.
Viene catturato il 4 agosto 1944, verso le 10 del mattino, da truppe tedesche in rastrellamento, mentre lavora nella sua stalla. Nello stesso giorno vengono catturati suo fratello e suo cognato.
Vengono rinchiusi prima nel consorzio agrario di Cerredolo, poi portati a Fossoli ed infine a Kahla, in Turingia, assieme a tutti gli altri deportati della montagna reggiana. La testimonianza del signor Umberto Ori racconta che nel comune di Toano sono stati deportati in ventiquattro e sono tornati in quattro.
Aurelio muore per denutrizione, ma nei documenti pervenuti ci sono date diverse. Gli amici dicono che è morto il 22 febbraio 1945; nel documento di richiesta di sussidio della moglie è riportato il 15 marzo 1945 e, infine, nell’atto di morte (parte II serie C), rilasciato dal Tribunale di Reggio Emilia nel 1964 e trascritto nel febbraio del 1965 all’anagrafe del comune di Toano, è riportato il 31 marzo 1945.
Il suo corpo viene sepolto, come quello di tutti i suoi compagni deceduti, in una fossa comune nel cimitero di Kahla e non verrà mai restituito alla famiglia.
Non ci sono molte informazioni sulla vedova, però dai documenti risulta che negli anni Sessanta vive a Milano.
Sappiamo che, dalla data della deportazione, la moglie percepisce un sussidio di lire 870 mensili dal comune di Toano.
Ottiene anche un premio di solidarietà nazionale di lire 20.000 dall’U.P.A.P.B. di Reggio Emilia e, diversi anni dopo, la pensione come vedova di guerra.
Aurelio Righi ha vissuto una vita umile ed è l’esempio di un civile travolto dalla guerra mentre viveva la sua quotidianità. E’ davvero importante ricordare queste persone innocenti travolte loro malgrado dalla guerra, perché ogni persona ha lo stesso valore e dignità, al di là della ricchezza o del potere.
Aurelio Righi
Cerredolo località La Corbella
Toano, RE 42010