Istituto Nelson Mandela, Castelnovo ne’ Monti (RE) – 2018
Celso
Ruffaldi
Celso Ruffaldi nacque a Cerredolo, nel comune di Toano, nella casa vicino alla chiesa (N°1 ), il 9 ottobre 1902, alle ore 14:00, da Ruffaldi Giuseppe di anni 48, contadino, e Zannini Carolina, casalinga.
Si suppone l’esistenza di fratelli maggiori, data l’età avanzata del padre alla sua nascita, ma nei documenti non si è trovata nessuna informazione.
Si sposò il 4 ottobre 1925 con Righi Ester, nata il 17 Marzo 1903 a Montefiorino (Modena), da Antonio Righi e Bagatti Rosa; probabilmente si conobbero grazie ai genitori che lavoravano come mezzadri per lo stesso padrone ed abitavano nello stesso borgo, la Corbella di Cerredolo.
Celso ed Ester lavoravano con le loro famiglie e sappiamo che ebbero 7 figli.
Il 4 Agosto 1944 Celso venne catturato, mentre tornava dalla messa verso le ore 10.
Inizialmente venne deportato nel campo di smistamento di Fossoli a Carpi(MO), poi successivamente venne trasferito nel campo di lavoro a Kahla in Germania.
Sulle condizioni di vita e di lavoro nel campo abbiamo una preziosa testimonianza di Umberto (Onilio) Ori che ricorda ad esempio che nel comune di Toano furono deportati 24 uomini e ne tornarono solo 4.
Quando Celso fu deportato diventò capofamiglia il figlio maggiore, che aveva solamente 15 anni e si trovò a dover lavorare per aiutare la madre a mantenere la famiglia.
Nei documenti sono riportati delle differenze sulla causa e la data della morte:
in un certificato del 26 marzo 1946 i suoi amici Domenico Belli, Vito Pancani, Umberto Ori e Ladislao Paglia testimoniano che Celso è morto di denutrizione il 22 gennaio 1945; invece in un documento tedesco della Croce Rossa è scritto che la data della morte è il 26 gennaio 1945 e la causa della morte è “debolezza di cuore”.
La discrepanza della data può essere dovuto ad un errore di trascrizione, quella sulle cause può essere dovuta ad un atteggiamento “diplomatico” da parte dei funzionari della Croce Rossa.
Come tutti i morti italiani a Kahla fu sepolto in una fossa comune, quindi i suoi resti non sono mai stati restituiti alla famiglia.
Questo è uno dei pochi casi in cui si hanno documenti sull’assistenza ricevuta dalla famiglia nell’immediato dopoguerra.
Ester Righi durante la guerra perse anche due fratelli, quindi si ritrovò da sola con sette figli e senza nessuna fonte di reddito perchè perse il contratto di mezzadria: una famiglia senza più uomini in grando di lavorare non era in grado di occuparsi di un podere.
Ester ottenne dal comune di Toano un sussidio mensile di 1.300 lire a partire dalla data della deportazione e, nel 1948, 20.000 lire come premio di solidarietà dall’U.P.A.P.B. Di Reggio Emilia.
La pensione come vedova di guerra venne liquidata a partire dal 1 giugno 1947.
Celso Ruffaldi
8 Via Corbella, Toano, Re 42010, Italia