Ci è piaciuta la fortezza minore, non riusciamo però, a capacitarci di come le persone potessero vivere in quelle condizioni disumane, ci siamo rese conto infatti di come sia diverso studiare la storia, dal vedere le cose con i propri occhi. Infatti esserci ritrovate lì, ci ha fatto provare un senso di angoscia e impotenza.
Ci ha colpito anche l’operazione Anthropoid, sull’attentato a Heydrich. Ci ha impressionato la vita di quest’uomo e come un uomo potente come lui si rifugiasse a Praga e il lungo percorso che ha portato alla sua morte.
Per quanto riguarda i ghetti, siamo rimaste impressionate dalla scuola di Terezin, che in seguito, diventò un ghetto dove vennero rinchiusi i bambini maschi per evitare che divulgassero informazioni.
Ci siamo rese conto che la crudeltà durante quel periodo non risparmiava nessuno e non faceva differenze tra bambini, uomini e donne.
Vedere personalmente i volti e i disegni da loro fatti ci ha fatto riflettere e immedesimare ancora di più nella situazione del momento e nel loro stato d’animo.
Alla fine dell’esperienza fatta in questo viaggio della memoria torniamo a casa con più consapevolezza di quanto accaduto e con la reale differenza tra lo studio di avvenimenti storici a scuola e il vedere con i propri occhi i luoghi fisici e riuscire a interiorizzare la realtà della situazione.
Agnese Violi e Alice Colla – 5IP Motti
