Nella giornata di oggi abbiamo fatto visita alla città di Terezín. Abbiamo visitato la Fortezza Piccola e la Fortezza Grande.
Durante il giro alla Fortezza Piccola, che aveva la funzione di carcere, abbiamo visto in prima persona dove venivano rinchiusi i soldati e le condizioni in cui stavano. Abbiamo visto la grandezza delle loro celle e ci è stato raccontato che in quelle stanze non ci stava solo una persona, ma molte più di una. Abbiamo visitato le camere di isolamento e principalmente quella di Gavrilo Princip, che fu la persona che fece scoppiare la Prima Guerra Mondiale. Abbiamo girato la fortezza lungo i sotterranei di circa 500 metri, luoghi bui e un po’ stretti. Il percorso fatto lungo i sotterranei è stato un po’ pesante, di più verso la fine, perché dopo tanto tempo li sotto ti veniva un dolore al petto. Usciti da lì c’era il luogo della fucilazione dove sono morte 52 persone il 2 maggio 1945.
Dopo la visita alla Fortezza Piccola siamo passati alla Fortezza Grande. Questa era il Ghetto o campo di transito degli Ebrei. In questo luogo i grandi, i piccoli, le donne e gli uomini erano tutti divisi. Facendo il giro al Museo del Ghetto, davanti a una parete piena di disegni, ci siamo soffermate sulla storia di Helga Weissova, bambina ebrea di Praga che all’età di 12 anni era stata deportata lì. Prima di staccarsi dal padre, egli le dice di disegnare tutto ciò che vede e ora i suoi disegni sono delle testimonianze di ciò che era successo. Abbiamo visto i binari su cui passavano i treni che portavano a Terezín le persone e la camera crematoria dove gli ebrei dopo essere stati uccisi venivano cremati.
È stata una giornata intensa e piena di emozioni forti, però è stato interessante poter vedere dove vivevano le persone e aver potuto immaginare cosa era successo al tempo.
Silvia Albori – 5E Scaruffi Levi Tricolore
Martina Shenaj – 5A Scaruffi Levi Tricolore
