Quando io ed i miei compagni, camminando nel campo di Auschwitz II, cercavamo con tutte le nostre forze di immaginare gli orrori compiuti in quel campo da parte delle SS. Gli Ebrei e le altre genti internate non erano difficili da immaginare. Essi, spaesati, feriti, sporchi ed indifesi, incapaci di immaginare a cosa andassero incontro, rappresentavano per noi la totale impotenza dell’umanità in alcuni tratti della sua storia. Certo, il loro dolore non può essere vissuto dalla maggior parte di noi moderni, ma la loro immagine sì.

Era però impossibile per noi trovare un immagine di quelli che erano i carcerieri del campo. I nazisti. Essi, con le loro divise grigie e le loro teste di metallo, erano molto più macchine che uomini. In loro non si riusciva a trovare alcuna forma di umanità, pietà, empatia o un qualsiasi straccio di emozione.

E quando sarebbe facile giudicare la Shoah se questi fossero veramente stati i nazisti. Ma non era così. Le SS erano esseri umani, con famiglie, affetti, emozioni, pensieri ed anche una coscienza per quanto fosse ormai soppressa e dimenticata.

Ricordatevi bene! I totalitarismi, nella loro sanguinaria lotta contro la libertà, devono, prima che distruggere l’umanità dei popoli oppressi, sopprimere l’essere umano che sta all’interno dei loro stessi sostenitori.

Ed è a questa violenza che i Giusti tra le nazioni si opposero, si oppongono e si opporranno sempre.

Essi, nelle loro opportunità, aiutano chiunque sia oppresso o perseguitato, mantenendo così inalterata la loro umanità.

Ed è questo ciò che noi dobbiamo fare in ogni momento della nostra vita.

Quindi, la prossima volta che dovrete prendere una decisione di valore etico, politico o morale, chiedetevi: ci unisce? O ci divide? Sminuisce o rafforza il nostro essere uomini? Poiché l’unione potrà non mostrare i suoi vantaggi nel tempo immediato, ma la divisione può solo ed unicamente distruggerci. Grazie mille.


Cesare Silvestrini, rappresentante di consulta