Avendo avuto l’opportunità di guardare nelle foto gli occhi delle vittime prima della deportazione e avendo visto i loro sorrisi e la loro spensieratezza, pensare che tutto questo sia stato cancellato da menti così ciniche ci ha fatto inevitabilmente provare una sensazione indescrivibile con un solo termine. È troppa la rabbia, il dolore, gli interrogativi a cui hanno già dato risposte scienziati, storici e psicologi ma che continuiamo incessantemente a porci.
Perciò è grazie al viaggio della memoria, che, consentendoci di calpestare le loro orme, abbiamo contribuito a eternare il ricordo di questi fatti.
Classe 4D Liceo Moro