Uno degli ospiti del terzo turno del viaggio della memoria a Praga era il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, che ha accompagnato le classi dell’istituto scandianese Gobetti. Ecco il suo intervento al momento conclusivo della settimana, al memoriale di Lidice.

Sono state giornate intense, fatte di visite straordinarie, toccanti, emozionanti.
Grazie a Istoreco, che ha organizzato tutto in modo eccezionale, e che rappresenta un’eccellenza reggiana di cui noi amministratori dobbiamo essere fieri.
Grazie alle nostre accompagnatrici e ai nostri accompagnatori, alle guide locali, ai professori delle diverse scuole presenti.

Ci sono tante istantanee che mi porto a casa da questa esperienza.

Istantanee che fanno parte del bagaglio formativo di tutti noi.

C’è il freddo della fortezza piccola di Terezin.

Un freddo che ti entra nelle ossa perché non è solo metereologico

È un freddo, un gelo dell’umanità…

C’è la disperazione che si respira nel ghetto di Terezin. In quei casermoni, nei quali si aspettava solo di partire in direzione Auschwitz, le persone vivevano – e morivano – in condizioni disumane.

C’è la commozione che genera vedere i disegni dei bambini, a Terezin e nella sinagoga di Praga. Quei bambini a cui la gioia dell’infanzia è stata negata, costretti a disegnare l’unica vita che conoscono. Quella degli stenti, quella incomprensibile del nazismo.

Ci sono i cimiteri. I tanti, troppi cimiteri, che raccontano meglio di qualunque altra cosa sia stato l’olocausto.

Ci sono però anche le storie di riscatto, di resistenza, le storie di chi non ha aspettato senza lottare, di chi con le proprie azioni e con il sacrificio della propria vita ha contribuito a generare il pensiero che un altro mondo fosse possibile.

Un mondo senza assurde teorie razziali, senza violenza ingiustificata, senza soprusi e senza cattiveria.

Io vorrei scegliere però le facce dei ragazzi delle scuole che erano a Praga con me, il loro rispetto nell’affrontare quei luoghi, lo spirito con cui hanno affrontato un’esperienza che sarà una componente fondamentale del vostro viaggio.

Voglio scegliere un’emozione positiva. I loro occhi, le loro parole, il loro interesse mi raccontano di una generazione che sta crescendo con modelli solidi, che ha la consapevolezza di quello che anche qui è successo non troppi anni fa.

La normale e giusta leggerezza con vivere i momenti liberi della gita di quinta non gli hanno impedito di affrontare il Viaggio della Memoria con lo spirito di chi sa che è un’opportunità unica di toccare con mano un pezzo di storia.

Esercitando la memoria collettiva in un modo così serio, credo abbiano vissuto questa opportunità nel modo migliore.

L’ultimo grazie quindi è per loro.

Matteo Nasciuti, sindaco di Scandiano

L’intervento del primo cittadino scandianese al termine del terzo turno.
“E’ stato per me un privilegio potere fare questa esperienza insieme a questi ragazzi.”