Fiori recisi sui campi di Auschwitz
Fiori bianchi confusi nel bianco
La candida neve che pur tenta invano
Coprir la vergogna dell’errore umano.
Eppur qui t’avvince l’antico presagio
Che in ogni tempo fu giusto e sbagliato
E non sta all’uomo giudicar sé stesso
Né viver del passato in sé riflesso
Ma usare con coscienza la ragione
Che assegna ad ogni peso il suo contrario
E ad ogni evento la giusta reazione

È in questo luogo affranto che ho imparato
Che non esiston vincitori e vinti
Ma solo sopravvive il lor ricordo
Buono pei giusti, disprezzo per gl’ingiusti
E in ciò riscopro il senso dell’eterno
Ov’io vivrò, lo spero, nel ricordo dell’amor donato


Maurizio Marmiroli – Autista Til