In seguito all’esperienza vissuta, noi ragazzi della 5° A dell’istituto Gobetti riteniamo che la visita che ha raggiunto maggiormente lo scopo del viaggio, toccandoci particolarmente, sia stata Terezin, perché ci ha messo davanti agli occhi la cruda realtà che non è comprensibile a pieno da ciò che viene riportato da libri e documenti.
All’interno del campo si percepiva un senso di freddezza e di oppressione, lo abbiamo sentito maggiormente nelle camere d’isolamento e di prigionia e nel sotterraneo che portava al patibolo nel quale avvenivano le esecuzioni.
La stessa sensazione l’abbiamo percepita quando abbiamo varcato la porta della stanza dei forni crematori, dove improvvisamente ci siamo sentiti gelare, pensando a quello che succedeva lì.
Classe 5A Gobetti
