In questi giorni siamo venuti a contatto con una realtà fino ad ora emersa solo dai film, dai documentari e dai libri.

Una realtà conosciuta ma lontana da noi, dove gli uomini hanno perso la loro casa, la loro famiglia, la loro dignità, ridotti a macchine da lavoro, umiliati e uccisi.

Campi di concentramento e di sterminio ci fanno capire fino a dove può arrivare la crudeltà umana.

L’intelligenza usata come macchina da guerra e la follia scaturita dal nulla, dall’essere ebreo.

Vederlo nei film o nei documentari, parlarne a scuola non è come attraversare quei luoghi dove hanno perso ingiustamente la vita oltre sei milioni di persone.

Questa esperienza, invece, ti attraversa il cuore e non suscita compassione o pena, ma ci aiuta ad acquisire consapevolezza per non rimanere indifferenti davanti alle ingiustizie che anche oggi avvengono quotidianamente.

Permetteteci di fare una citazione:” We can be heroes just for one day”, possiamo essere eroi anche per un giorno solo. Se pensiamo ai giorni nostri possiamo, purtroppo, apprezzare come le ingiustizie non siano affatto scomparse, anzi, il lavoro da fare è ancora molto.

Per questo il nostro impegno deve mantenersi alto e costante affinché storie come quelle di 80 anni fa, non si ripetano.

Di fondamentale importanza rimane la memoria, essa costituisce la più potente arma di cui disponiamo per poterci migliorare e per evitare di ricadere negli stessi errori del passato.


Classe 4S, Istituto Zanelli Reggio Emilia