Terezin 2023
Durante la visita al campo di concentramento, mi sono trovato in difficoltà nell’immedesimarmi nel tormento, nel dolore, nella privazione della libertà di queste persone che persero il loro status di uomo.
Urge chiedersi il motivo per cui io non ci sia riuscito e che cosa comporti: vuol dire che è, senza il visitare questi luoghi di memoria, sorvolando queste pagine di storia, attuale la possibilità che il sacrificio di chi è sopravvissuto e di chi continua a tramandare a noi giovani quella che è stata la macchina diabolica dell’olocausto, possa effettivamente svanire.
Ecco, noi abbiamo il dovere morale di ascoltare e fare nostri i principi che questa esperienza ci lasciare fare nostro il sacrificio di quelle persone, bambini compresi, che hanno visto sfumare i loro sogni in quel campo, ricordandoci che Terezin non è fisicamente qui, ma intorno a noi, ogni giorno continuamente. Dobbiamo evitare che il frutto dell’odio dia nuovo frutto.
Stefano Arduini – 5E Liceo Moro
