L’illusione che il lavoro potesse davvero renderli liberi come lo erano sempre stati.
Maria Prodi, classe 5F, Istituto Galvani-Iodi

L’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz I, col celebre cancello di ferro.
L’illusione che il lavoro potesse davvero renderli liberi come lo erano sempre stati.
Maria Prodi, classe 5F, Istituto Galvani-Iodi