È impensabile credere al numero di vittime di Auschwitz.

Abbiamo studiato la storia, ci siamo documentati, abbiamo letto libri, sentito testimonianze ma nulla può essere paragonato al vedere con i propri occhi questi luoghi di tortura, capire l’immensità che il campo contiene al suo interno.

Oggi noi abbiamo potuto guardare gli occhi e i volti delle migliaia di persone attraverso le fotografie, abbiamo potuto percepire la speranza che traspare da tutti gli oggetti conservati, di valore simbolico e materiale,che i deportati scelsero di portare con sé nella loro piccola valigia.

La violenza, soprattutto psicologica, che avveniva in questi campi è inimmaginabile, inconcepibile, come pensare che sia facile trasformare gli uomini in animali.


Selen, 5T Istituto Russell Guastalla