La finzione violenta creata dai nazisti, i ragazzi di Terezin hanno dovuto reagire con una bugia più bella, seppur più fragile: l’arte. A tutte le età hanno compreso che raccontare quello che vedi non salverà il tuo corpo, ma farà in modo che la tua fantasia possa vivere nella vita di un altro, dopo di te, anche solo per un minuto.
In questi luoghi commozione e paura si mischiano, perché anche dopo un bel po’ di tempo questi posti in cui le persone hanno sofferto molto come il campo di concentramento di Terezin, si sentono alcune emozioni abbastanza forti, nel sapere che molte persone hanno lasciato lì la propria vita.
Luminita Iachimovschi – 5C Scaruffi Levi Tricolore
