Abbiamo attraversato quello che è stato un luogo di morte per tante persone, ma noi semplicemente potevamo andare sia avanti che indietro attraverso porte che venivano passate solo da una direzione.
Questo luogo che abbiamo visto è solo uno dei tanti in cui l’uomo non è stato più umano ma considerato e trattato come un animale, senza rispetto, senza dignità. Un luogo che fa riflettere su di noi, sulla fortuna che abbiamo, che ci fa apprezzare le cose importanti che diamo per scontato che però a queste persone è stato tolto senza pudore. Bisogna visitare, ricordare, e parlare, per quelli che non hanno potuto farlo.
Charlotte De Giorgi – 5F Liceo Chierici
