Ciò che mi ha colpito maggiormente delle visite che abbiamo fatto è forse la “scomparsa”
del paesino di Lidice da parte dei nazisti soltanto per punire qualcuno, mi ha scioccato.
Soprattutto come si possa pensare da un momento all’altro, come si decide che gusto di
gelato mangiare di far saltare in aria un paese e uccidere gli abitanti senza lasciarne
alcuna traccia.
Penso ai bambini del paese che sì anche se piccolo il paesino i bimbi erano tanti, sono
stati uccisi tutti nei camion con il monossido di carbonio del tubo di scappamento, quelli più
“fortunati” sono stati germanizzati.
Penso a loro perché io con i bambini ci lavoro dato che sono un mezzo educatore, se ora
rifletto li vedo quei bambini che giocano e si divertono tra i cambi verdi e le valli del paese,
saltano, corrono, ridono sono liberi in mezzo agli animali. Ora tra quelle valli c’è solo
silenzio e fili d’erba mossi dal vento.
Pensate nemmeno le macerie ci sono più lì, penserete perché sono state assorbite dalla
terra no! Assolutamente i tedeschi dopo aver fatto esplodere il paese si sono portati via i
resti, le macerie i sassi le pietruzze, insomma tutto tranne un ricordo nelle menti di chi
non vuole chinar la testa di fronte alla barbarie.

Thomas Muntoni – 5D Istituto Galvani Iodi

Uno dei luoghi più toccanti del memoriale di Lidice, il monumento dedicato ai bimbi uccisi