I pensieri sul passato e il presente di Sara dopo le visite ai monumenti alle vittime del nazismo

Ciò che maggiormente mi colpisce di questo monumento commemorativo è il profondo abbraccio tra madre e figlio, un legame non solo fisico e spirituale ma anche storico e contemporaneo. Davanti ad esso ho provato sentimenti che si fondevano tra passato e presente. Il monumento stesso ripercorre un cammino che l’uomo ha fatto, l’abbraccio, l’inizio di una nuova vita.
La storia si ripete e l’uomo ricade nei suoi errori, nei suoi lati oscuri.
Questo monumento ha suscitato in me il desiderio di esprimere la sua contemporaneità in tutta la sua pienezza. Ho sentito in quell’abbraccio il desiderio di una nuova vita e la fine di una guerra che tutt’oggi caratterizza la nostra società.

“Il mondo non è comprensibile, ma è abbracciabile” M. Buber

Sara Bortolin – 5O Istituto Canossa – Reggio Emilia