Nonostante gli orrori e il dolore subito da tutte quelle persone con l’unica colpa di essere nati, è rimasto presente un filo conduttore che li ha tenuti ancorati alla loro umanità, la violenza che subivano e a cui assistevano non ha spento del tutto la loro anima, la loro luce. L’arte in tutte le sue forme, è stata un mezzo molto importante per ogni bambino, ragazzo e anziano che viveva quelle atrocità. Attraverso ciò che sono riusciti a creare possiamo vedere, anche se in minima parte, ciò che provavano e vedevano loro: i sogni dei bambini, le speranze dissolversi, il dolore della morte, ma soprattutto capire di cosa è capace l’uomo per evitare che riaccada.
Valeria Marcucci, Lara Scialpi e Lisa Prati – 5E Gobetti
