Classe 5L Istituto Galvani – Jodi, Reggio Emilia – 2017

Mario
Sguazzini

Noi ragazzi della 5L Odontotecnico del Galvani Iodi di Reggio Emilia, abbiamo ripercorso la vita di un IMI, ovvero gli internati militari italiani, che durante la Seconda guerra mondiale si sono opposti al dominio nazista lottando anche dall’interno dei campi di lavoro per la loro dignità.

L’IMI di cui ci siamo occupati è Mario Sguazzini, nato a Reggio Emilia, catturato ad Atene nel 1943, ed internato in Germania, morì a causa di un bombardamento aereo. Non conosciamo perfettamente il suo passato, ma dal punto di vista umano la sua storia ci ha profondamente toccati, sopratutto nei confronti del figlio, che purtroppo è cresciuto senza un padre e la nipote senza un nonno, che sono figure molto importanti nella vita di una persona, l’ingiustizia di tutto ciò è tanta come la crudeltà della guerra è ciò ci deve portare a non ricommettere gli stessi errori.
Siamo molto grati agli IMI e a tutti coloro che hanno lottato per darci una vita migliore; dal più profondo del nostro cuore grazie Mario e grazie a tutti coloro che hanno lottato per noi. Per questo oggi gli dedichiamo una pietra d’inciampo per onorarlo e ricordarlo.

Mario Sguazzini nasce il 5 Giugno 1911 a Reggio Emilia da Carlo e Amelia Valentini. Riceve un’ottima istruzione per quei tempi, riuscendo ad ottenere il titolo di studio 2° Commerciale. La sua carriera militare inizia il 24 Settembre 1935 quando viene chiamato per la leva obbligatoria.

Qui farà la sua prima spedizione in Eritrea, dove resterà più di un anno. La data del suo matrimonio con Fontanesi Dimma risale all’8 Ottobre 1940, ancora nel pieno della sua carriera militare, con cui avrà un figlio un anno dopo. Abitavano in viale Risorgimento 7, oggi numero 24, in città. Viene richiamato dall’esercito per andare ad Atene il 24 Giugno 1943 a causa della guerra in corso. Qui rimane vittima del 8 Settembre 1943: si rifiuta di arruolarsi nella Republica Sociale Italiana e viene fatto prigioniero dalle truppe Tedesche. Verrà poi trasportato ad Amburgo nei mesi successivi come IMI, per poi spegnersi a causa di un bombardamento Alleato il 18 Giugno 1944.

Germania, cimitero italiano d’onore, n° 9, fila A, riquadro 5. Semplici numeri che nascondo una storia, la storia di Mario Sguazzini. La sua vita è stata un viaggio, composto da numerosi luoghi e avvenimenti. Il luogo dei ‘tanti inizi’ è Reggio Emilia, il paese dive nacque e si sposò con una bellissima donna che mise al mondo il loro unico figlio. Sguazzini non avrebbe mai pensato che quel luogo diventasse solo un ricordo. Con lo sguardo rivolto alla guerra lasciava alle sue spalle le due persone a lui più care che lo aspettarono con speranza e fiducia per recuperare il tempo perso. Ma ciò non accadde. Dalla Grecia venne deportato in Germania e un bombardamento fermò il battito del suo cuore e insieme morirono anche le speranze dei suoi cari. Tutti noi oggi contribuiamo a rendere vivo il suo ricordo celebrandolo con questa pietra d’inciampo.
(La fotografia da deportato di Mario Sguazzini è stata gentilmente concessa da www.alboimicaduti.it)

Mario Sguazzini

Viale Risorgimento, 24,
42122 Reggio Emilia RE, Italia