E’ triste pensare come le persone del campo di Terezin abbiano dovuto soffrire e subire dolori così terrificanti, ma è ancora più triste visitare quei posti e non poter fare nulla per cambiare ciò che è accaduto, però è compito della nostra generazione ricordare questi eventi ed evitare di compiere gli stessi errori del passato.
Bisogna sapersi mettere nei panni altrui anche se non è per niente facile, ma l’unico modo per migliorare noi stessi e l’intera umanità è cercare di immedesimarsi nel vissuto delle altre persone dimenticando per un momento il comfort in cui viviamo per comprendere al meglio le sofferenze e le atrocità degli altri.

Elenuar Di Natale e Fadia Jebali – 5C Istituto B. Russell

Ramo della ferrovia costruita dai prigionieri nel 1943, Fortezza grande di Terezin, Foto del prof. Alberto Poma