Il Viaggio della Memoria è un’esperienza che avvicina al mondo e allo stile di vita che dovevano sopportare ogni giorno i prigionieri di Auschwitz, aiutando a comprendere “sul campo” quello che si è sempre studiato sul libri o che si è visto attraverso documentari e film.
È stata un’esperienza pesante a livello fisico ed emotivo: fisico perché abbiamo camminato per ore al freddo lungo i percorsi che i deportati dovevano fare ogni giorno ed emotivo perché vedere le quantità di capelli e di oggetti quotidiani (come occhiali e spazzole) aiuta a far capire quante persone arrivavano ogni giorno ai campi.
È inquietante vedere come le SS abbiano saputo costruire i campi utilizzando uno spazio enorme e organizzandolo alla perfezione e strategicamente. Le SS erano persone senza scrupoli e prive di ogni sentimento umano che non rispettavano il corpo di una persona né da vivo né da morto.
In conclusione mi porto a casa la rabbia verso queste persone che hanno saputo inventare un nuovo metodo di distruzione di massa (le camere a gas), il dolore per tutte quelle persone morte ingiustamente per colpa dell’odio verso il diverso e la speranza che un episodio del genere non capiti mai più!
Difficile, anzi quasi impossibile trascrivere ciò che i miei occhi hanno visto, ciò che il mio cervello ha elaborato e ciò che il mio cuore a provato. So solo che, dovremmo essere portatori e difensori dei valori umani dopo che la disumanità è stata rinchiusa all’interno di quei km di filo spinato. Chi scorda il passato è destinato a ripeterlo, non possiamo dimenticare tutto ciò, e ricordare solo il giorno della memoria è già un dimenticarne.
Come disse Primo Levi: “L’Olocausto è una pagina del libro sull’umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria”
Abbiamo tutti vissuto una esperienza dal punto di vista emotivo e di insegnamento molto forte, complicata ma a sua volta educativa. Vorremmo tutti poter sognare che il futuro ci regali le possibilità per rendere questa società migliore dove non esiste distinzione tra razza, sesso e religione…
Noi che apparteniamo alla generazione presente e futura siamo la chiave per una vita libera e siamo consapevoli di avere diritti che per noi sono già scontati ma all’epoca no.
Andrea Gallinari, Naomi Apollo, Simone Rubeis, Simone Colli, Vanessa Antonino, Enrico Pucci, Chiara Avolio, Gloria Bonacini
5G Istituto Motti