Oggi abbiamo avuto l’opportunità di vedere con i nostri occhi le condizioni e il contesto in cui vivevano i prigionieri. Ciò che più è disarmante è la totale mancanza di empatia e di umanità degli ufficiali nei confronti dei propri simili. In particolare ci hanno colpito molto i disegni dei bambini che si trovavano nel ghetto. Con estrema semplicità sono riusciti a esprimere attraverso l’arte le proprie emozioni di paura e terrore. Allo stesso tempo però traspare anche l’ingenuità e la speranza infantile che essi provavano nei confronti della vita.
Greta Tarrachini, Alice Buffagni – 5M Liceo Matilde di Canossa
