Questo viaggio lo ricorderò per tutta la vita, occuperà un posto fondamentale nella mia mente e nel mio cuore. L’esperienza ha suscitato in noi emozioni, consapevolezze, timore per il futuro ma anche riflessioni, domande troppo grandi e risposte che comunque non giustificano ciò che è stato.
In noi ora rimane la conoscenza che è il mezzo più potente per affrontare il futuro custodiamo la memoria e le anime di queste vittime a cui questo diritto, la conoscenza è stato vietato. Il nostro compito è quello di tramandare ai posteri aumentando la consapevolezza. Parliamo di persone, persone come noi, che possedevano e custodivano sogni, ambizioni, progetti che successivamente sono stati cancellati in così poco e così velocemente. Tutto era organizzato, studiato ma loro non sapevano cosa gli sarebbe accaduto noi tutti invece sì!
Agiamo, lottiamo, raccontiamo affinché questo non accada più, non dimentichiamo perché il silenzio all’ interno di questi campi è assordante e mette i brividi. Cerco di immedesimarmi e riesco soltanto a sentire le urla, i pianti di vite che sono giunte al termine solamente perché sono venute al mondo, questo è inammissibile, questo è l’inferno. Guardiamoci allo specchio e non sottovalutiamoci perché abbiamo la possibilità e la fortuna di essere prima di tutto persone con una dignità e subito dopo libere ma da oggi anche testimoni preziosi per le generazioni future.
Lucrezia Proscia, classe 5F, Istituto Galvani-Iodi