Stiamo parlando di stermino di tedeschi da parte di tedeschi, qui non centra la questione razziale se non in senso lato, questi erano considerati “gli imperfetti del Reich” ma erano tedeschi come tutti gli altri. È il primo piano di sterminio dei tedeschi nazisti, è quella che diede lo spunto per la “soluzione finale” degli ebrei. Consisteva nell’eutanasia di tutte le persone ritenute degenerate e/o disabili MENTALMENTE.
I dottori li ritenevano inutili per la società, quegli stessi dottori che con il giuramento dovevano lottare per tutte le vite, e che quindi era meglio ucciderli perché sarebbero stato un costo in meno nelle casse dello stato da investire nel riarmo.
È un piano fondato su idee scientifiche molto in voga in quel periodo e nei decenni precedenti che erano perfetti con la politica della razza pura da mantenere degli ariani. Si tratta di una corrente di teorie e pratiche chiamata eugenetica e si ricollega al darwinismo sociale per cui vale la
legge del più forte, quello che si adatta sopravvive. Secondo i nazisti c’erano geni positivi che dovevano essere portati avanti nella procreazione e altri negativi che dovevano essere bloccati al più presto. Questa idea era portata avanti fin dalla fine della prima guerra mondiale, perché si pensava che morendo i giovani in guerra si fossero persi i migliori geni e che invece quelli impossibilitati a combattere (che avevano i geni più negativi) erano quelli che poi potevano proliferare e indebolire il gene Si pensava che le malattie dei disabili fossero ereditarie, motivo per cui, nel 1933, appena saliti al potere quindi, venne varata una legge che sanciva la sterilizzazione dei disabili MENTALI NON FISICI (il ministro della propaganda aveva un handicap fisico).
Malattie che rientrano in questo trattamento: schizofrenia, epilessia, cecità, sordità, ritardo mentale, paralisi, alcolizzati e i deboli mentali. Per debolezza mentale si intendeva “nel formulare una diagnosi di debolezza mentale, si doveva tener conto del comportamento morale e politico di una persona. La chiara implicazione era che si poteva etichettare come “debole di mente” senza andare troppo per il sottile una persona ostile ai nazisti”.
Nel 1935 invece fu varata la legge della salute coniugale: che vietava matrimoni con persone con disabilità per preservare la razza. Per convincere la popolazione fu organizzato un grande piano propagandistico. Nel mentre furono creati 6 centri di sterminio in giro per la Germania, prima iniziarono con i bambini al di sotto dei 3 anni convincendoli a inviarli ai centri pediatrici per essere curati, poi fino ai 17, poi gli adulti.
Per il primo periodo venivano uccisi nelle camere a gas camuffate in docce, poi cremati e le ceneri consegnate ai genitori con un referto che ovviamente stabiliva una causa di morte farlocca. Saputo quello che succedeva, l’opinione pubblica si oppose così tanto che Hitler per un certo periodo dovette fermare il massacro, ma poi ripresero nel 1942 con uccisioni più difficili da certificare come le iniezioni letali o morte di fame.
Classe 5C Scaruffi
