Classe 5H Istituto Angelo Motti, Reggio Emilia – 2016

Paolo
Bonaventura

Il signor Paolo Bonaventura, originario di Livorno ma trasferitosi a Reggio Emilia, fu arrestato qui il 4 dicembre 1943, poiché essendo ebreo era considerato un essere inferiore, che non poteva vivere nella società di quel tempo.

Fu rilasciato poco dopo il suo arresto probabilmente per l’età avanzata, messo praticamente agli arresti domiciliari.
Bonaventura, pensionato, era stato insegnante di matematica e fu preside dell’istituto tecnico “Buonarroti” di Arezzo, dal 1921 al 1927. Nel ‘22 si rifiutò di aprire le porte della scuola per alloggiare le squadre fasciste che si stavano portando verso Roma e per questo, la sera stessa, venne aggredito per strada e duramente picchiato. Inoltre, tempo dopo, si rifiutò di cantare l’inno “Giovinezza”. Il suo atteggiamento antifascista gli costò più avanti il ruolo di preside. Fu retrocesso a semplice professore e trasferito a Reggio Emilia all’istituto “Angelo Secchi”.
Nato il 26 luglio 1870 a Livorno da Felice Bonaventura e da Orvieto Sofia, aveva tre fratelli maggiori, Laura, Elena e Mario. Paolo Bonaventura si sposò con Giovanna Funaro e diede alla luce due figli: Pietro e Mirella. Piero, nato l’8 luglio 1905, si trasferì col padre a Livorno nel 1931, poi divenne insegnante di chimica e scienze naturali a Santa Margherita Ligure.
La figlia Mirella, nata nel 1909, divenne una nota concertista negli anni Trenta.
Il 13 febbraio 1944 Paolo fu trovato morto da alcuni testimoni nella sua casa in via Baruffo 1, in centro a Reggio Emilia, all’età di 73 anni.
Muore solo, in quanto divorziato dalla moglie (convertitasi al cristianesimo).
Ancora oggi esiste un dubbio che deve essere risolto: perché a Livorno si dice che Paolo Bonaventura è morto presso il campo di Fossoli?
Questo secondo noi è impossibile, poiché grazie al lavoro svolto con Istoreco, confrontando vari documenti, ci risulta morto una decina di giorni prima della deportazione a Fossoli degli ebrei reggiani, come conferma l’atto di morte in nostro possesso e la stessa tomba situata nel cimitero ebraico di Reggio Emilia.

Paolo Bonaventura

Via Baruffo, 1
42121 Reggio Emilia RE, Italia/p>