classi V dell’ISS Nelson Mandela di Castelnovo ne’ Monti (RE) – 2020
Gino
Donadelli
Riflettendo sui documenti che riguardano Donadelli, abbiamo pensato non solo alla sua storia di deportazione, ma anche a chi aveva lasciato a casa. Infatti, sua moglie, dopo la sua scomparsa, si era trasferita a Milano, probabilmente per lavoro: a quel punto toccava a lei lottare per dare una vita dignitosa ai loro figli.
Gino, nato nel 1904, viveva a Carniana di Villa Minozzo. Il 4 agosto del 1944 venne catturato dai tedeschi, che lo mandarono prima in un campo di raccolta a Carpi e poi a Kahla, in Turingia, dove arrivò il 9 agosto. I suoi familiari furono informati della sua morte, avvenuta nel campo di lavoro tedesco il 10 marzo del 1945, nel 1951 – ma i dettagli sul suo luogo di sepoltura giunsero alla famiglia solo nel 1964.
Riflettendo sui documenti che riguardano Donadelli, abbiamo pensato non solo alla sua storia di deportazione, ma anche a chi aveva lasciato a casa. Infatti, sua moglie, dopo la sua scomparsa, si era trasferita a Milano, probabilmente per lavoro: a quel punto toccava a lei lottare per dare una vita dignitosa ai loro figli. La deportazione non distruggeva solo le vite delle persone che la subivano, ma anche quelle delle loro famiglie e delle comunità.
Gino Donadelli
Loc. Carniana, Via San Matteo n. 36, Villa Minozzo