Cinque uomini vittime del terrore nazista a testa china e sguardo basso.
Il loro cuore è stato tragicamente spezzato via e quei buchi non saranno mai più risanati.
Le mani di questi uomini con forma diversa ci dimostrano due sentimenti contrastanti.
Pugno, simbolo di forza e resistenza, si alterna a mani aperte.
Per quanto ci si provi a tenere i pugni stretti e resistere fino alla fine arriva un momento in cui questi si sciolgono, non si riesce più a combattere e la mano si stende; ciò non in senso di sconfitta ma di rassegnazione e impossibilità a reggere.

Meigi Zhupa, Valentina Zannoni, Ilaria Vena, Gaia Tondini (insegnante Cecilia Leonardi – classe 5A, Istituto Gobetti Scandiano