Istituto Silvio d’Arzo, Montecchio Emilia (RE) – 2018

Remo
Bertani

Remo Bertani, nato il primo settembre 1921 da Fermino e Zita Bertozzi a Gattatico, trascorre la sua vita nel quartiere Gazzaro di Sant’Ilario d’Enza, praticando a Parma la sua amata professione di orologiaio.

Nel corso della sua breve e intensa vita risente del diffuso antifascismo del suo quartiere, infatti, questo ideale spinge Remo, insieme ad altri suoi amici della zona, ad arruolarsi nella 77esima Brigata S.A.P (squadra d’azione partigiana) il primo maggio 1944.
“Con quella sua buona fede, con quella sua bontà disarmante, con quel suo sorriso un po’ triste e indecifrabile”, partecipa con altri suoi compagni ad azioni di sabotaggio contro gli occupanti.
Il sette gennaio 1945 viene convocato, insieme a Bruno Veloci, alla sede SD di Parma per un banale colloquio dal quale non avrebbe più fatto ritorno, poiché viene inizialmente arrestato e, così come altri santilariesi, successivamente deportato a Mauthausen, transitando prima presso il campo Sipo Verona e giungendo nel campo di concentramento di Bolzano il 20 gennaio 1945. Viene poi trasferito il 4 febbraio 1945 al campo di Mauthausen, registrato il giorno seguente e ricollocato presso il sottocampo di Gusen il 16 febbraio 1945.
Remo Bertani muore il 20 aprile 1945 a causa di una sospetta broncopolmonite. Di lui restano varie memorie tra cui immagini e documenti che ne attestano la prigionia, la morte e l’incessante ricerca di informazioni da parte della madre.
Rimane incompiuto il suo desiderio più grande, quello di aprire un negozio di sua proprietà che potesse riscattarlo dalle dure condizioni di vita e di lavoro in cui erano costretti i contadini, come i suoi genitori, invecchiati precocemente nei campi.

Martina Montanari, Alessandro Casoni, Edoardo Pastori

Remo Bertani

Via Elio Manzotti, 13, 42049 Sant’Ilario d’Enza RE, Italia