Camminando lungo le stanze e i corridoi di Sonnenstein ecco quale è stata la sensazione principale: straniamento. Una clinica per malati psichiatrici, il posto in cui le persone dovrebbero sentirsi protette e al sicuro, trasformato in una fabbrica di morte. Infermieri che dovrebbero aiutare chi è più in difficoltà che ogni giorno uccidono centinaia di persone e cremano cadaveri, facendo scoprire ogni prova. Disabili, malati di mente, le persone più in difficoltà che maggiormente andrebbero aiutate considerati bocche inutili da sfamare, vite indegne di essere vissute. Le persone normali che solitamente consideriamo innocenti, ignare di tutto, che in realtà sono consapevoli di ciò che sta succedendo e anziché protestare contro lo sterminio che sta avvenendo si lamentano perché la biancheria stesa si sporca di cenere, perché l’aria ha un cattivo odore. Ecco spiegato quale è stato il vero potere del nazismo, la capacità di ribaltare il modo comune di vedere le cose, capovolgere tutto sotto sopra, i valori e i sani principi che poco tempo prima erano considerati intoccabili totalmente cancellati e rivoltati. Ecco cosa mi porto a casa da questa esperienza, il senso di straniamento, la consapevolezza che quello che oggi ritengo sacro e inviolabile in futuro potrebbe essere cancellato e capovolto, l’incapacità di comprendere il mondo. La consapevolezza che tutto ciò è accaduto per davvero e potrà riaccendere se non ci impegnato a testimoniare e ricordare.

Gabriele – 5E Gobetti Scandiano

Affacciati sulle ceneri di Pirna-Sonnenstein.