Nelle aule scolastiche ci siamo documentati, abbiamo studiato e imparato; tuttavia, per capire davvero era necessario fare questo viaggio. Abbiamo visitato Terezín e le sue fortezze, le cui mura hanno racchiuso un dolore tanto grande da non poter essere ignorato neanche dalla fantasia e dai disegni dei bambini; poi, stamane, Lidice, teatro di una tragedia che ha travolto centinaia di persone fra uomini, donne e bambini innocenti. Tutto ciò ci ha permesso di toccare con mano e di comprendere che c’è stato un tempo, non lontano, in cui la barbarie nazifascista ha travolto il mondo intero e che, se esiste un antidoto affinché ciò che è stato non si ripeta, questo è la Memoria. Essa deve essere insieme monito e sprone: “monito”, perché, come affermava Anneliese Knoop-Graf, sorella di Willi Graf, membro della “Rosa bianca”, “dimenticare è sciagura, mentre ricordare è riscatto”; sprone, in quanto dovrebbe spingerci a interessarci del presente, a informarci sulle violenze che ancora oggi subiscono tante persone e a fare la nostra parte per non divenirne complici.
Anche Bertolt Brecht, poeta e drammaturgo tedesco, costretto all’esilio in diverse città d’Europa – fra cui anche Praga – dall’avvento del nazismo, ci indica questa direzione:
“E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancor fecondo.”
(Bertolt Brecht, “La resistibile ascesa di Arturo Ui”)

Classe 5A, indirizzo AFM (Amministrazione, finanza e marketing) ’Istituto “Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti

Lorenza Barigazzi legge l’intervento a Lidice a nome della 5A