In quel luogo solo ricordo e silenzio, le parole sarebbero troppo.
Un palloncino sgonfio.
Una vita già scritta o comunque abbozzata, sgonfiata da un odio ingiusto.
Cammino e penso che sotto di me ho i corpi di quelle persone che hanno visto la morte.
Noi non possiamo fare nulla, non possiamo cambiare ciò che è accaduto, e fra 10, 40, 500 anni non cambierà.
La loro morte ha segnato la mia vita.
Forse non sono morte invano.
Possiamo ascoltare, ricordare e far ricordare.
Siamo qui per questo.

Elena Carnevali e Lucia Bonini, classe 4H, Istituto Canossa