I ragazzi del Mandela, già coinvolti nel percorso reggiano, hanno pulito un monumento vicino al loro albergo

Continuano le “adozioni a distanza” del Viaggio della Memoria, che si prende cura delle pietre d’inciampo di Berlino. Durante il primo turno le classi dello Zanelli, durante le loro visite nella città, si sono imbattute in alcune pietre e assieme a Istoreco e ai loro docenti hanno deciso di ripulire e sistemarle.
Nel secondo turno, l’istituto Mandela di Castelnovo Monti ha adottato la pietra d’inciampo sistemata a pochi metri dall’albergo dove hanno dormito le scuole reggiane durante il Viaggio.

Il Mandela è una delle scuole che ha partecipato al progetto delle pietre, curando alcuni monumenti posati in montagna, e durante il Viaggio i suoi studenti hanno completato l’opera sistemando la singola pietra vicina all’hotel, abbellendola poi con un omaggio floreale. Il tutto accompagnati dal sindaco castelnovese Enrico Bini, che si è unito al Viaggio berlinese. Questa pietra racconta una storia triste, quella di un anziano emigrato russo finito a Berlino per lavoro e inserito nelle prime liste dei deportati tedeschi verso lo sterminio.
Le attività nella capitale tedesca seguono quelle reggiane. Infatti, poche settimane fa a Reggio e provincia sono state posate altre 15 pietre d’inciampo, i piccoli monumenti collettivi dedicati a vittime del nazismo e dei suoi alleati, sistemati nell’ultimo luogo dove queste persone hanno vissuto liberamente. In tre anni, Istoreco ha curato la posa di 35 pietre, sempre insieme agli studenti che poi avrebbero preso parte ai Viaggi della Memoria. Nel 2017, in occasione del Giorno della Memoria, è stata poi lanciata una campagna di “adozione”, per ripulire e curare le pietre sistemate nel 2015 e 2016. Tanti reggiani hanno risposto all’appello, e ora l’adozione prosegue a distanza.

Le classi dello Zanelli impegnate nel primo turno del Viaggio della Memoria hanno deciso di “adottare” alcune delle migliaia di pietre che si trovano a Berlino, e in compagni dei loro docenti le hanno lucidate e sistemate, proseguendo una tradizione iniziata durante il Viaggio 2016 a Praga.