Scuola Primaria di Primo Grado “Dante Alighieri”, Bibbiano (RE) – 2021

WALTER ED ERIO

FERRARI

Walter ed Erio Ferrari erano due fratelli, due fratelli come tanti, che, in uno dei periodi più distruttivi della storia dell’umanità, hanno avuto la forza e il coraggio di andare incontro a sofferenze e morte per continuare a sostenere i propri ideali.

Walter ed Erio Ferrari erano due fratelli, due fratelli come tanti, che, in uno dei periodi più distruttivi della storia dell’umanità, hanno avuto la forza e il coraggio di andare incontro a sofferenze e morte per continuare a sostenere i propri ideali.

Erio nacque il 4 dicembre 1921, mentre Walter nacque il 23 luglio 1923 entrambi non in ospedale ma, come tanti a quel tempo, nella loro casa che si trovava a Bibbiano in via Ariosto, ora via Fratelli Corradini.

I loro genitori erano Aristide e Maria Bendini.

Durante l’adolescenza, come tutti in quegli anni, aiutavano il padre bracciante nei campi, Walter iniziò anche a lavorare come garzone nella bottega del barbiere del paese, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale quando vennero reclutati per combattere nella divisione dell’Artiglieria.

Continuarono a lungo a far parte dell’esercito fino a quando, l’8 settembre del 1943, vennero messi di fronte ad una scelta che avrebbe cambiato per sempre la loro vita.

L’8 settembre 1943 infatti, dopo l’armistizio segreto con gli alleati e la fuga del re Vittorio Emanuele III, l’esercito italiano rimase per la prima volta nella storia senza ordini: nessuno sapeva cosa fare, chi poteva essere considerato alleato e chi nemico, e in quei momenti di confusione il controllo venne preso dai nazisti tedeschi che porsero alle truppe dei soldati italiani due sole scelte.

La prima era quella di continuare la guerra a fianco dei nazisti e dei fascisti.

La seconda era quella di ribellarsi, rifiutando di continuare a combattere al fianco dei tedeschi e venire internati in uno dei tanti campi di lavoro forzato, dove sopravvivere non era semplice tra l’eccessivo sforzo fisico, le privazioni e le fucilazioni punitive.

La maggior parte dei ragazzi scelse il rifiuto di combattere: tra loro c’erano i due fratelli Ferrari.

Erio e Walter vennero caricati su un treno merci e deportati in due diversi campi di lavoro, Erio venne mandato a Hildesheim mentre Walter a Wolfenbuttel, dove vennero identificati dai nazisti come IMI (militari italiani internati).

I due fratelli furono liberati alla fine della seconda guerra mondiale in due diversi luoghi: Walter riuscì a rimpatriare invece Erio (il numero 152.237 nel lager) fu ricoverato in pessime condizioni nell’ospedale di Helmsted dove morì il 14 agosto 1945. Il suo certificato di morte arrivò a Bibbiano solo molti anni dopo, nel 1953.

Walter invece riuscì a tornare nella stessa vecchia casa di via Ariosto, ora via Fratelli Corradini, così rinominata poiché proprio in questa via dove adesso ci troviamo ci fu la fucilazione dei fratelli partigiani Corradini, ma anche lui a causa delle forti privazioni vissute nei lager morì dopo pochi anni, l’8 febbraio 1951.

Erio è stato sepolto a Helmstedt, poi successivamente riesumato e portato al Cimitero Italiano di Amburgo, invece la tomba di Walter si trova nel cimitero di Bibbiano, sulla cui lapide è stato posto anche il nome del fratello.

Finisce così la storia di due giovani uomini, che preferirono rischiare la morte piuttosto che lottare per qualcosa che ritenevano ingiusto e sbagliato.

Con queste due pietre di inciampo, che oggi posiamo davanti alla loro casa natale, vorremmo mantenere viva la memoria dei fratelli Ferrari, che incontrerà chiunque passi da questa strada.

 

Gennaio 2022
Gruppo di lavoro Pietre d’Inciampo, Scuola Secondaria di Primo Grado “Dante Alighieri” di Bibbiano

Walter ed Erio Ferrari

Via Fratelli Corradini, 15, 42021 Bibbiano RE