Durante questo viaggio della memoria a Praga, ci sono stati due momenti che mi hanno colpito particolarmente, l’esperienza a Pirna, nel centro di eutanasia, e quella di Terezin, nella fortezza piccola. Durante la visita a Pirna, nella “cantina” del centro di eutanasia, ho sentito un senso continuo di angoscia, spesso mi mancava il respiro pensando che circa 70 anni fa, venivano uccise persone, solo perché si pensava fossero inutili. Vedere i loro volti è stato ancora peggio, poiché vedevo i loro sguardi innocenti. Quando sono entrata alla fortezza piccola, soprattutto nella parte delle celle, ho sentito un senso di oppressione, pensare che così tante persone stessero in quelle condizione mi ha fatto zittire. Non sono riuscita a parlare fino alla fine della visita, sentivo come un senso di colpa nei loro confronti.
Nonostante questo periodo storico si studi sui libri, averlo visitato durante questo viaggio in prima persona, mi ha fatto comprendere meglio come si sentivano le persone deportate e ho riflettuto molto sulla cattiveria umana, che non ha limiti.
Asia Vecchi – 5IP Motti
