A tutte le classi che partecipano al Viaggio della Memoria 2020 sono state consegnate le proposte didattiche. Il pacchetto comprende visite in luoghi di memoria, musei e visite guidate. Ogni classe puó scegliere alcuni moduli per il proprio programma, che verrà poi organizzato dallo staff di Istoreco. Saranno programmate sei mezze giornate dedicate ai contenuti del Viaggio, all’interno delle quali ogni classe può costruire il proprio programma specifico, scegliendo fra le visite diverse.
Le visite in loco si svolgono tutte in piccoli gruppi di 20/25 studenti e con sistema di radioricevente individuale per tutti i partecipanti. Anche se questo comporterà un notevole impatto organizzativo ed economico, riteniamo che sia fondamentale per garantire il buon standard didattico che chiediamo ai nostri viaggi.
I pullman sono inoltre accompagnati per tutta la durata del viaggio da un collaboratore di Istoreco, a disposizione per organizzare la giornata, dare informazioni di contenuto storico e offrire occasioni di riflessione con film tematici o letture dal “Quaderno di viaggio”, distribuito a tutti i 1.200 partecipanti.
Un possibile programma di un Viaggio della Memoria 2020 ad Berlino é questo:
Lunedí Partenza in pullman granturismo da Reggio Emilia, parcheggio del Nuovo Tribunale (ore 23.00) Martedì Durante il giorno letture e proiezioni in pullman Colazione e pranzo libero in autogrill Arrivo a Berlino (ore 15.00) Check-in albergo City Hotel Berlin East e tempo libero Cena organizzata in albergo
Mercoledì Visita guidata in pullman e con brevi passeggiate nel centro di Berlino Visita guidata di approfondimento scelta dalla classe, per esempio “Convivere col Muro”
Giovedì Visita guidata al Museo della Resistenza tedesca, negli uffici di von Stauffenberg c/o il Ministero della Guerra Visita guidata di approfondimento scelta dalla classe per esempio „La Topografia del Terrore“ (mostra inaugurata nel 2010 presso la ex-sede della Gestapo, delle SS e del RSHA)
Venerdì Visita al campo di concentramento femminile di Ravensbrück Pomeriggio tempo a disposizione degli insegnanti Sabato Commemorazione collettiva Partenza in pullman granturismo per l‘Italia (ore 10.00) Arrivo a Reggio Emilia (ore 24.00)
Sabato 1 febbraio, alle ore 18 alla sinagoga di Reggio Emilia in via dell’Aquila, è in programma “Storia, memoria, colpa e giudizio. Investire nell’educazione oggi per la comunità di domani” con Alberto Melloni. L’incontro è pensato per i genitori degli studenti che parteciperanno al Viaggio della Memoria e per la cittadinanza tutta. Al centro, la conferenza su “Storia, memoria, colpa e giudizio” di Alberto Melloni, ordinario di Storia, direttore del Dipartimento Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio, segretario della Fondazione di Scienze Religiose Giovanni XXIII. Condurrà l’incontro Adriano Arati di Istoreco.
L’iniziativa rientra nel cartellone delle attività di “Diritti nel ghetto – Mostra di opere grafiche per il VdM 2020”, allestita nelle sale espositive della sinagoga di Reggio Emilia come preparazione al prossimo Viaggio della Memoria diretto a Berlino. L’iscrizione è obbligatoria, da effettuare scrivendo a staff@istoreco.re.it.
Data unica per tutte le scuole della provincia venerdì 24 gennaio 2020 Teatro Romolo Valli Reggio Emilia Ingresso ore 09.00, inizio iniziativa ore 09.30, fine iniziativa ore 11.30
Ernst Grube nasce nel 1932 a Monaco di Baviera, da bambino viene classificato dai nazisti come “mezzo-ebreo” perché la madre è di origine ebraica. Con l’arrivo delle leggi razziste non viene subito arrestato, perché suo padre si rifiuta di divorziare dalla moglie ebrea. Viene però tolto ai genitori e deve vivere in un orfanatrofio, portando la stella gialla cucita sui vestiti. Nel febbraio 1945, a 12 anni, viene deportato a Terezin, quando i treni per Auschwitz vennero interrotti dopo la liberazione del campo. Dopo mesi di prigionia, riesce a tornare in Germania, dal padre. Fra i tanti ragazzi ebrei con cui ha vissuto in un istituto nel periodo della guerra, solo tre sono i sopravvissuti, Grube, il fratello e la sorella. E della numerosa famiglia ebraica della madre, nessun parente è tornato dalla deportazione all’Est, tutti morti nei campi della Polonia.
Pietre per ricordare vittime del nazismo, partigiani, soldati senza una guida dopo l’armistizio, giovani abitanti usati come schiavi. Pietre da posare dopo ricerche e ascolti che coinvolgono testimoni e viaggiatori di domani.
Anche l’edizione 2020 del Viaggio della Memoria è affiancata da un lavoro ormai consolidato e prezioso dedicato alla storia reggiana, la posa di alcune pietre d’inciampo, i piccoli monumenti diffusi in tutta Europa per ricordare le vittime del nazismo nell’ultimo luogo dove hanno vissuto libere. Dal 2015 ad oggi sono state posate nel territorio reggiano oltre cinquanta pietre, e nel 2020 se ne aggiungeranno altre, dedicate a donne e uomini residenti a Villa Minozzo, Novellara e Reggio Emilia.
Questo è il sesto anno che Istoreco posa nuove pietre, in una delle principali tappe di avvicinamento al Viaggio della Memoria, coinvolgendo tante classi delle scuole di Castelnovo Monti, Guastalla, Novellara e Reggio Emilia.
Le pietre sono piccole opere sono cubi di ottoni piazzate sul fondo stradale con un piccolo rialzo, così da far inciampare i passanti. Chi si chinerà per capire qual era l’ostacolo, si troverà di fronte nomi, date e storie da riscoprire. La posa materiale verrà curata dall’ideatore del progetto, l’artista tedesco Gunter Demnig, che in oltre vent’anni ha sistemato decine di migliaia di pietre in quella che settant’anni fa era l’Europa occupata. Le nove biografie sono state ricostruite da Istoreco con gli studenti del Viaggio, scegliendo fra classi delle zone di origine delle varie persone.
Le iniziative culturali prima e dopo del Viaggio della Memoria 2020 sono un’occasione di approfondimento offerta alle scuole, ma sono anche la base per la comprensione di luoghi complicati come quelli che si visitano durante il Viaggio della Memoria. Si organizza pertanto un ciclo di sette eventi culturali a Reggio Emilia:
1_Seminario per docenti e amministratori pubblici
giovedì 31 ottobre 2019 Arne Pannen, Memoriale Sachsenhausen “Per una cultura del Viaggio della Memoria”
2_Conferenza introduttiva in tutte le scuole
dicembre 2019 e gennaio 2020 Matthias Durchfeld, Reggio Emilia “Il significato di un Viaggio della Memoria – i luoghi da visitare a Berlino, la loro storia”
Tutte le classi che partecipano al Viaggio verranno coinvolte in questa prima fase.
3_Conferenza di approfondimento in tutte le scuole
gennaio – febbraio 2020 Nicoletta Manzini, Mondoinsieme e Chiara Casotti, Amnesty International “Dalla Liberazione alla conquista dei diritti umani”
Tutte le classi che partecipano al Viaggio verranno coinvolte in questa fase, che porterà poi all’organizzazione della mostra “Diritti nel ghetto”, promossa con le due associazioni e ospitata nella Sinagoga reggiana dal 18 gennaio al 2 febbraio 2020.
4_Mostra “Diritti nel ghetto”
in collaborazione con Mondoinsieme e Amnesty International Dal 18 gennaio al 2 febbraio 2020 Sinagoga Reggio Emilia, Via dell’Aquila
Aperture al pubblico: Venerdì 24 gennaio + 31 gennaio / ore 10:00 – 13:00 Sabato 18 gennaio + 25 gennaio + 01 febbraio / ore 18:00 – 20:00 Domenica 19 gennaio + 26 gennaio + 02 febbraio / ore 10:00 – 13:00 + 16:00- 20:00
Sabato 18 gennaio, sabato 25 gennaio e sabato 1 febbraio sono previsti tre momenti di approfondimeto, sempre con inizio alle 18.
Lunedì 20 gennaio 2020 a Villa Minozzo Mercoledì 22 gennaio 2020 a Novellara Sabato 25 gennaio / Lunedì 27 gennaio 2020 / Mercoledì 29 gennaio a Reggio Emilia
Data unica per tutte le scuole della provincia venerdì 24 gennaio 2020 Teatro Romolo Valli Reggio Emilia Ingresso ore 09.00, inizio iniziativa ore 09.30, fine iniziativa ore 11.30
Da bambino Ernst Grube, figlio di un tedesco luterano e di una donna ebrea, viene classificato dai nazisti come “mezzo-ebreo”, ma non viene subito arrestato anche perchè suo padre si rifiuta di divorziare dalla moglie. Alla fine, però, dopo anni di emarginazione e umiliazioni, all’età di 12 anni Ernst sará deportato a Terezin…
7_Sentiero Partigiano
venerdì 24 aprile 2020 Tutto il giorno a piedi da Montecchio, Scandiano, Correggio e Vezzano verso Reggio Emilia sulle orme della Liberazione di 75 anni fa
75 anni di Liberazione: alla conquista dei diritti umani
Nella tarda sera dell’8 maggio 1945 fu firmata a Berlino la resa incondizionata della Germania nazista davanti ai rappresentanti militari degli eserciti sovietico, americano, inglese e francese. Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la morte di oltre 50 milioni di persone e lo sterminio della popolazione ebraica in Europa resero necessaria la creazione di uno strumento in grado di salvaguardare i diritti fondamentali e la dignità di ciascun individuo.
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto (…).
Ma che cosa si intende quando si parla di “diritti umani”, quali sono, qual’è la loro storia? E ancora: cosa prevede il diritto internazionale? Durante il progetto che si svolgerà fra novembre 2019 e aprile 2020, partiremo dai Provvedimenti per la difesa della razza italiana del 1938 per approdare, dopo gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale, al concepimento e alla stesura della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ovvero: dalla negazione dei diritti alla loro conquista, con la Liberazione dal nazismo in Germania e dal fascismo in Italia.
Con il Viaggio della Memoria 2020 andremo a visitare tanti luoghi della Berlino di ieri e di oggi, e studieremo i Campi di concentramento di Sachsenhausen e/o Ravensbrück: Sachsenhausen, costruito nel 1936, fu inizialmente utilizzato per la persecuzione degli elementi “anti-sociali” della città, quando Berlino ospitò i giochi olimpici. Fino al 1945 più di 200.000 persone vi furono imprigionate dal regime nazista, circa 50.000 furono assassinate. Ravensbrück, nel periodo 1939-1945 fu luogo di prigionia per 132.000 donne e il lager vicino per minorenni, Uckermark, per altre 1.000 ragazze. Le persone deportate a Ravensbrück, soprattutto per motivi politici, appartenevano a più di 40 nazioni. Decine di migliaia vennero uccise, morirono di fame o furono vittime di esperimenti medici.
Complessivamente il progetto al quale potranno partecipare circa 1.000 studenti di 20 istituti reggiani si articola in tre fasi:
3 > Elaborazione, laboratori, festa della Liberazione tra marzo ed giugno 2020
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